Vado in America! Questo fu quello che dissi alla mia famiglia da un giorno all’altro, ma partiamo con ordine.
 
Un giorno il ristorante per il quale lavoravo ebbe l’esigenza di chiudere un mese. Il titolare mi disse che, oltre a quello, avevo anche due mesi di ferie arretrate che avrei potuto prendere, quando ricevetti questa notizia rimasi particolarmente sorpreso probabilmente perché non me lo sarei mai aspettato, tra l’altro in quel periodo il lavoro era più tranquillo e avevo la possibilità di mancare per un totale di 3 mesi. Quante volte può capitare nella vita una situazione del genere? Così decisi di fare un viaggio che avevo in testa da una vita: andare a New York. Dopo aver attentamente valutato, decisi di farlo. La data dell’ipotetica partenza non era lontana avevo appena tre settimane per sbrigare tutto: passaporto, biglietti, visto e riuscire a passare qualche giorno in famiglia prima di ripartire. Avendo la residenza a Düsseldorf dovevo richiedere il passaporto al consolato di Colonia (ragazzi se siete residenti all’estero approfittatene per richiedere il passaporto al consolato: 1° costa meno, circa 140€ e 2° lo rilasciano in giornata!! cosa che non accade generalmente in questura quantomeno non a Palermo, tutto ciò previa prenotazione). Perfetto, il passaporto c’era, adesso potevo tornare in Sicilia a concludere il resto quindi il prossimo step sarebbe stato trovare l’alloggio. Mi misi in contatto con una amico che viveva a Brooklyn che conosceva un tizio che a sua volta aveva un amico…insomma avete capito una tipica situazione che prevede il famoso amico che conosce tizio, dopo l’infinito giro di chiamate trovai una stanza e indovinate un po? La casa apparteneva ad un altro amico, incredibile quanto sia piccolo il mondo!. Grandioso dissi, ora che l’alloggio era confermato il prossimo passaggio era il visto, mi rivolsi ad un’agenzia di viaggi, non avendolo mai fatto prima ho preferito rivolgermi a qualcuno che ne sapesse più di me a riguardo, procedendo con la richiesta l’operatore mi chiese il numero del volo ma ancora non l’avevo prenotato, quindi, mettiamo in pausa la richiesta e prenotiamo il volo, pagai il volo A/R (il visto turistico richiede un volo di A/R per un massimo di 90 giorni) Palermo-New York con scalo a Roma alla simpaticissima cifra di 800€, insomma per niente economico, da aggiungere 40€ per il visto. Inoltrata la richiesta del visto bisogna attendere 24H affinché venga accettato e rilasciato, si avete letto bene il visto lo devono accettare e nel caso in cui venga negato e non vi rimborsano nemmeno il biglietto del volo, fortunatamente le possibilità che non venga accettato sono veramente minime, quasi nulle. Finalmente dopo attese e giri c’era la data di partenza!! 14 Marzo.
 
Il volo fu operato da Delta e a parer mio è stato confortevole e puntuale, ho anche avuto la fortuna di essere da solo e potermi mettere comodo per le 9 ore di volo che mi aspettavano. Una volta atterrato e passati i controlli, (quando passate per la dogana vi verranno fatte delle domande inerenti al visto in particolare la durata della permanenza, data del ritorno e dove starete durante il periodo di soggiorno), mi sono recato presso l’alloggio a posare i bagagli e poi subito in giro a dare un primo sguardo a Brooklyn. Per prima cosa ho fatto una sim locale, ho deciso di affidarmi a cricket mobile scegliendo un pacchetto unlimited e che quindi mi permetteva di navigare senza limiti a circa 60$ al mese, la cosa che più colpisce di Brooklyn è la quantità di italiani che vi abitano infatti c’erano momenti in cui sembrava di non essere mai partiti dall’Italia se non per l’ambiente circostante. Non vi racconterò il mio viaggio di “giorno in giorno” perché mi risulta un pò complicato, pensavo fosse più semplice scrivere questo post ma nel momento in cui ti rendi conto di quello che hai visto, i ricordi vengono a galla tutti insieme e non ti rimane che un grandissimo WOW.
Tra una camminata è un’altra era arrivato il momento di concedere un riposo dignitoso al mio corpo qui di mi recai all’alloggio e concludere così il primo giorno in America. L’indomani nonostante il jet-lag mi svegliai ad un orario discreto quindi mi preparai e mi misi in cammino per Manhattan. Vicino a dove abitavo c’era l’ingresso della metro e per accedervi bisogna munirsi della METRO CARD che potete fare autonomamente all’ingresso di gran parte di esse, la card va fatta una sola volta dopo di che sceglierete di caricarla tutte le volte che vi serve oppure scegliere il pacchetto da 32$ a settimana e poter prendere qualsiasi metro (se siete li per vacanza è la scelta migliore). La fermata di destinazione distava a 20 fermate ovvero a ben 40 minuti per raggiungere il cuore di Manhattan ma non vi allarmate con tutte queste fermate non vi renderete nemmeno conto del temo trascorso e poi anche la metro è un esperienza che vi lascerà dei ricordi…uno dei miei per esempio, nonché il primo, fu vedere due clochard litigare animatamente per un sacchetto di plastica VUOTO! Comunque arrivato a destinazione una volta uscito dalla metro mi sono sentito dentro un film in pieno stile americano. Allora, se fosse la vostra prima volta a New York, quale sarebbe la prima cosa che vorreste vedere? Time Square ovviamente!
 

Arrivato li fui immediatamente stregato, tutti quei palazzi altissimi, tutti quegli schermi, la quantità di gente che passeggia, insomma stavo proprio vivendo il sogno americano. Passato lo stupore iniziale del momento mi misi a girovagare da cima a fondo, uno dei primi posti che andai a vedere fu l’Hard Rock, indubbiamente il più grande che abbia visto fino ad oggi, durante il vostro cammino incontrate anche il famoso Naked cowboy oppure qualche personaggio della Disney con cui potrete scattare qualche foto. Un altro punto d’interesse turistico famoso è Bubba Gump Shrimp & Co. una catena di ristoranti di frutti di mare ispirato all’omonimo film Forrest Gump. E’presente anche il museo delle cere Madame Tussaud famosissimo per le copie incredibilmente realistiche in cera di personaggi famosi, a mio avviso se avete già visitato questo museo in altre città potete saltare questa tappa e visitare altro, inoltre nel mezzo della piazza è presente una scalinata ideata per fare le foto, quindi da li potrete scatenarvi con i selfie o cercare di ottenere un’ottima foto panoramica!. Camminando Verso nord si arriverà alla RADIO CITY MUSIC HALL un teatro storico che nel corso degli anni ha ospitato diversi concerti e spettacoli. Continuando sempre sulla stessa strada vi imbatterete all’incrocio che vi immetterà sulla Fifth Avenue, famosa per essere simbolo della ricca New York, infatti lì potrete trovare tanti negozi di Brand di lusso. Camminando camminando troverete anche la cattedrale di San Patrizio.

E alla fine lo spettacolare Central Park! io ci sono andato in un periodo in cui ho avuto la possibilità di vederlo anche con la neve e vi posso assicurare che è magico…quando sei in un posto nuovo tutto si trasforma in stupore.
Per quanto riguarda il mangiare, avendo anche la possibilità di cucinare qualcosa nell’alloggio, consumavo comunque tutti i pasti praticamente fuori e potete stare pur certi che al 90% li consumerete nei fast food proprio come il sottoscritto, ovviamente ci sono anche alcune eccezioni è chiaro ma fidatevi che andrà così. Altro giorno altro giro in metro, questa volta destinazione ponte di Brooklyn, scesi alla fermata Atlantic Ave. Barclays Ctr, convintissimo che non fosse molto lontano dal ponte, non fu esattamente un ottima idea per arrivarci… bisognava camminare e lo feci per tipo un ora. Se da una parte il camminare tanto per arrivare ad una destinazione può risultare noioso dall’altra è sempre un buon modo per scoprire ciò che ci circonda. L’intento era quello di fare una foto da quartiere Dumbo, secondo voi poteva andare così? Ovviamente no, infatti tra uno sguardo alla mappa, uno alla strada e una chiamata in corso mi ritrovai direttamente sul ponte. Adesso le decisioni da prendere erano due: tornare indietro facendosi un bel pezzo di strada per niente oppure proseguire lungo il ponte, scelsi la seconda opzione ovviamente, scelta che si rivelò azzeccata, certo è lungo da percorrere ma con tutto quello che permette da vedere da quella posizione ne vale la pena, offre un ottima visuale sullo Skyline di Manhattan
 
 
Finito di attraversare il ponte era praticamente ora di pranzo quindi vidi Wendy’s e mi ci fiondai dentro (uno dei migliori Burger mangiati in un fast food a mio parere)
dopo essermi rifocillato e ricaricato un po il cellulare mi rimisi in cammino questa volta senza una meta specifica, passati una ventina di minuti mi ritrovai a China Town personalmente non ci trovai nulla di che se non soltanto tanti negozi ammassati e gente che provava a vendere Rolex falsi ad ogni angolo, forse ho visto i punti sbagliati. Continuando verso Mid Town passai attraverso il Washington Square Park, parecchio affollato rispetto ai tantissimi parchi che incontrerete per tutta New York anche se quest’ultimo rimane particolare per l’arco Washington che sicuramente avrete visto in moltissimi film. Andando verso su in direzione Up Town, tra incroci e semafori vari, posizionato lungo la 5th Ave si incontra il Flatiron Building uno storico grattacielo triangolare che ricorda per l’appunto un ferro da stiro, se siete da quelle parti sarà abbastanza facile trovarlo anche se non sarà tra le vostre mete, si distinguerà con la sua forma tra tutti gli altri grattacieli.
 
 
Tra tutti i grattacieli sparsi per Manhattan è doveroso menzionare il più famoso ovvero l’Empire State Building con i suoi 443m fu il grattacielo più alto del mondo per ben 42 anni, è possibile visitarlo e raggiungere l’ottantesimo e ammirare la vista da una terrazza oppure raggiungere il 102° e posizionarsi sull’osservatorio, un consiglio molto importante se decidete di visitarlo prenotate online preventivamente altrimenti rischiate di farvi ore di fila interminabili, comunque si era fatto tardi ed era giunto il momento di tornare all’alloggio. Era passato qualche giorno dall’ultima visita a Manhattan, li avevo trascorsi con amici tra una grigliata e un’altra, quindi giorno nuovo altra passeggiata chilometrica anche se questa volta mi sarei spostato in direzione opposta oggi era toccava a Coney Island. Sempre raggiungibile in metro Coney Island è una meta abbastanza gettonata che si trova sotto Brooklyn, la prima cosa che salta all’occhio è l’incredibile luna park che e posizionato poco prima dell’immensa spiaggia, sfortunatamente nel periodo in cui fui li non era ancora aperto, penso apra verso Giugno, se in questo periodo siete a New york dovete assolutamente andarci. Una delle ultime tappe che visitai fu il One world trade Centre ovvero la zona in cui erano presenti le Twin Towers ovvero le Torri gemelle, al loro posto adesso ci sono delle vasche immense circondate da un parco, davvero l’unico modo per capire quanto siano enormi è visitarle, quando sarete li vi sentirete in un’altro posto, vi dimenticherete di essere nella caotica New York , li tutti si ferma, le persone smettono di parlare e chi lo fa sono le guide che smetteranno di parlare e inizieranno a bisbigliare, si creerà un aria quasi magica, che si trasformerà in un momento di leggera tristezza quando vi verrà di leggere i nomi delle persone che persero la vita quel giorno.
 
 
intanto i giorni correvano e la data di rientro era alle porte, come ho già detto all’inizio dato che ci sono rimasto tre mesi è complicato riuscire a scrivere tutto quello che ho visto e fatto, di conseguenza ho cercato di riassumere il viaggio in quello che per me sono le cose principali e che sono state quelle che mi sono piaciute, spero che questo contenuto vi piaccia, se è cosi proverò a portarvi altri contenuti su New York.